Fonte: La Stampa
«Entro la fine del 2023 saranno completate le opere civili della nuova galleria del Colle del Tenda. Proseguono gli approfondimenti tecnici per attivare la viabilità del tunnel, in modalità di cantiere, entro la fine di quest’anno. Le attività di attrezzaggio impiantistico e adeguamento degli imbocchi della galleria, danneggiati a seguito della tempesta Alex, proseguiranno e le lavorazioni saranno ultimate entro il mese di giugno 2024 per il ripristino della circolazione stradale tra Francia ed Italia». Così una nota diffusa dall’Anas oggi pomeriggio (martedì 4 luglio), al termine di un vertice a Roma con il consorzio di imprese Edilmaco di Torino per l’aggiornamento del cronoprogramma del Tenda bis.
E conferma le anticipazioni giornalistiche su un rinvio dell’apertura della canna di raddoppio con i veicoli scortati da safety car. Era stato più volte annunciato «entro fine ottobre 2023», ma slitterà di almeno due mesi. Arrivederci all’anno prossimo, invece, per l’apertura vera e propria alla circolazione, con il tunnel di raddoppio ultimato in tutte le componenti e il nuovo ponte a campata unica installato sul Rio della Cà.
Non è dato sapere se Anas e impresa abbiano raggiunto un accordo sul nuovo contratto per le modifiche progettuali post alluvione in valle Roya (86 milioni previsti non sono sufficienti). E l’ultima parola sul nuovo piano operativo arriverà dalla prossima riunione della Conferenza intergovernativa Italia-Francia, che non è ancora stata convocata.
Si erano sempre fidati dell’Anas sulla data di ottobre 2023, ma si dichiarano comunque soddisfatti il governatore Alberto Cirio e l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi: «Bene che il cronoprogramma concordato oggi confermi entro l’anno la conclusione dei lavori - riporta una nota della Regione, forse confondendo la transitabilità in “modalità di cantiere” prevista a fine anno con l’opera davvero ultimata in tutte le sue componenti, nuovo ponte compreso, che come scrive Anas arriverà l’estate prossima -. Questo è il nostro obiettivo irrinunciabile che non deve subire ulteriori slittamenti e dovrà essere approvato dalla Conferenza Intergovernativa. E’ infatti del tutto evidente, pur nella difficoltà della attuale congiuntura economica, condizionata dall’aumento dei prezzi delle materie prime e del denaro, che non può essere ancora una volta il territorio a pagare l’ennesimo ritardo su quest’opera attesa ormai da decenni».
«Apprezziamo lo sforzo del Governo che si è detto disponibile ad aumentare le risorse – concludono -, ma ci aspettiamo ora che l’azienda rispetti i tempi annunciati. Già domani l'assessore ai trasporti Marco Gabusi ha in programma un confronto con il viceministro Rixi, per fare il punto della situazione e programmare il sopralluogo al cantiere».
Durissima, invece, la reazione della sindaca di Roccavione, Germana Avena: «Sono indignata, pensano che i cuneesi siano dei tontoloni e stupidi. Non aspettavamo un altro cronoprogramma finto, ma la firma del nuovo contratto. Non promesse che ci saranno nuovi finanziamenti, ma atti ufficiali che ci sono e a quanto ammontano. Si parla di modalità di cantiere, ma il protocollo sicurezza è stato firmato? E il ponte, perché non se ne parla?».
Ricorda gli annunci del commissario straordinario per il Tenda bis, Nicola Prisco («Ha più volte giurato su ottobre 2023») e conclude: «Un’offesa per tutti i cittadini di Cuneo e del Piemonte. Faccio una proposta ai politici: prendano non un tecnico di parte, ma indipendente da Anas, facciano valutare seriamente le cose. E ci dicano la verità».
Si ringrazia La Stampa, edizione Cuneo.