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Città a 30 all’ora, non si vada in ordine sparso la scelta sia coordinata a livello nazionale

Il limite di velocità a 30 chilometri all’ora introdotto a Bologna impone una riflessione a livello nazionale perché il rischio è di arrivare a emulare singole pratiche o a crearne di nuove e diverse creando il caos nelle città italiane”. Così Paolo Uggè, presidente della Federazione degli Autotrasportatori Italiani (Fai) aderente a Conftrasporto.

Le scelte sulla mobilità devono tutelare la sicurezza nel quadro di un insieme di regole dettate dal dicastero competente – prosegue Uggè – Interventi scoordinati (senza dimenticare, ad esempio, l’ultima misura del Comune di Milano riferita agli angoli ciechi per i camion e bloccata dal TAR) rispondono solo alla demagogia e al tentativo di apparire più rispettosi della sicurezza o dell’ambiente”.

La politica dei trasporti, pur nel rispetto delle autonomie, deve rispondere a criteri omogenei e coordinati. La FAI-Conftrasporto è a disposizione del Ministro Salvini per studiare, insieme alle rappresentanze degli utenti (associazioni degli automobilisti come dei ciclisti) norme omogenee per sviluppare misure innovative che possano rendere le città italiane sempre più moderne, ma al tempo stesso sicure per tutti”, conclude Uggè.