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La risposta della Commissione Europea sul Brennero

Egregio Signor Uggè,

La ringrazio per la Sua lettera del 13 marzo 2020 indirizzata alla Presidente von der Leyen e alla Commissaria Vălean relativa alle restrizioni al traffico nella lotta contro la diffusione della malattia COVID-19 (rif. 023/2020). Su loro richiesta, Le rispondo a nome di entrambe. Desidero scusarmi per il ritardo nella risposta e colgo l'occasione per collocare questa mia lettera in un contesto più ampio, oltre che più recente.

Siamo a conoscenza del fatto che le misure relative al traffico adottate dalle autorità nazionali all'inizio di marzo 2020 per combattere la diffusione della malattia COVID-19 hanno causato inutili perturbazioni con lunghi tempi di attesa alle frontiere. Uno dei problemi riscontrati in quel momento è stato il fatto che le misure erano frammentarie e non coordinate. Come probabilmente sa, e come auspicava nella Sua lettera del  13 marzo, la Commissione ha reagito molto rapidamente emanando, il 16 marzo 2020, orientamenti relativi alle misure per la gestione delle frontiere destinate a tutelare la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali.

Tali orientamenti invitavano, tra l'altro, a creare le cosiddette "green lanes" (vie prioritarie per il trasporto merci) per garantire la continuità delle catene di approvvigionamento essenziali e la fornitura di beni alla popolazione anche durante la pandemia. Una settimana più tardi, il 23 marzo 2020, la Commissione ha inoltre pubblicato una comunicazione sull'attuazione delle corsie verdi ("green lanes").

 

L'attraversamento dei valichi di frontiera di tipo "corsia verde" non dovrebbe richiedere più di 15 minuti.

La comunicazione prevede inoltre un certificato per i lavoratori internazionali del settore dei trasporti, che da allora è ampiamente utilizzato. Finora questo concetto di corsia verde finora è stato, nel Commission européenne/Europese Commissie, 1049 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË - Tel. +32 22991111 complesso, molto rispettato e ha evitato importanti perturbazioni alle frontiere interne dell'UE durante la pandemia.

Nell'ottobre 2020 il concetto di corsie verdi è stato potenziato al fine di assicurare la continuità dell'attività economica durante la seconda ondata della pandemia, che all'epoca era imminente. Il Consiglio ha inoltre adottato una raccomandazione per un approccio coordinato alla limitazione della libertà di circolazione in risposta alla pandemia di COVID-19, che è stata recentemente aggiornata. Essa chiede, tra l'altro, procedure specifiche e meno onerose per i lavoratori del settore dei trasporti; ad esempio, le prescrizioni per i test COVID-19 dei lavoratori del settore dei trasporti dovrebbero essere tali da non causare perturbazioni dei trasporti.

Siamo consapevoli del fatto che gli orientamenti e le raccomandazioni non sono strumenti giuridicamente vincolanti, tuttavia esortiamo gli Stati membri a rispettarli. A tal proposito, come probabilmente sa dalle notizie pubblicate sui media, abbiamo messo in dubbio la proporzionalità delle recenti misure adottate dalla Germania per impedire la diffusione al di fuori del Tirolo di una variante pericolosa del virus SARS-CoV2 e delle misure correlate adottate dall'Austria lungo il corridoio del Brennero. Tali misure hanno portato a una situazione in cui gran parte del traffico è stato deviato verso altri corridoi alpini, causando costi aggiuntivi e tempi di percorrenza più lunghi senza evidenti miglioramenti della salute pubblica.

In generale, le restrizioni alle libertà fondamentali del mercato unico, quali la libera circolazione delle merci e quella delle persone, sono possibili nel perseguimento di obiettivi imperativi di interesse generale quali la protezione della salute della popolazione. Le misure volte a combattere la diffusione della malattia COVID-19 possono quindi limitare tali libertà, a condizione che siano necessarie e proporzionate. Posso assicurarLe che la Commissione esamina costantemente le misure adottate dagli Stati membri in tale contesto e prende molto sul serio il suo ruolo di custode dei trattati.

 

Distinti saluti.

Claire DEPRE