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Il punto di Uggè: andiamo a Votare!

Lo voglio, in modo forse noioso, ribadire. Votare è un nostro preciso interesse, un investimento. Quindi ripeto: Andiamo a Votare!

Ogni giorno che passa si avvicina l’appuntamento elettorale, a domenica 25, mancano pochi giorni.

Lo voglio, in modo forse noioso, ribadire. Votare e’ un nostro preciso interesse, un investimento. Quindi ripeto: Andiamo a Votare!

Ognuno esprimerà il proprio voto, ma per noi del mondo dei trasporti ritengo sia forse più importante degli altri comparti dell’economia, l’espressione di un voto consapevole. Perché questa affermazione? Semplice! Lo si comprende vedendo quante forze politiche si sono dimostrate interessate a comprendere e ad approfondire i contenuti del nostro manifesto ed invece a quanti candidati, seguendo i luoghi comuni, ritengono che il trasporto pesante sia l’inquinatore primario. Il senso della nostra iniziativa è proprio quello di riportare le diverse posizioni per fornire la possibilità ai nostri operatori di scegliere, essendo documentati consapevolmente.

Questo significa anche non dimenticare chi nella passata legislatura ci è stato vicino. Sul nostro sito, pochi giorni prima del voto, renderemo noto sia quali sono state le forze politiche che si sono interessate alle nostre tematiche, ma anche quei candidati che, indipendentemente dalla loro appartenenza partitica, hanno condiviso le nostre posizioni. Inizio dalle forze politiche che hanno dimostrato, ad oggi, condivisione ed interesse al nostro manifesto ed hanno assunto l’impegno formale a sostenerne le impostazioni.

Successivamente pubblicheremo i nominativi anche dei singoli candidati che, al di là dell’appartenenza, ci hanno fornito la loro disponibilità a non far mancare il loro personale impegno sui nostri problemi.

Le forze politiche: Fratelli d’Italia; Lega; Forza Italia; Italia Viva, Moderati per l’Italia.

Altre: o non hanno fatto pervenire alcun segno di interesse oppure sono portatrici di idee che non si trovano in linea con le esigenze del mondo del trasporto e della logistica.

Attenzione: non può essere considerata sufficiente la semplice citazione dell’importanza della logistica o dei trasporti via mare, terra o ferro.

Occorrono gli impegni.

Vengo ai candidati: Non per simpatia ma per gli interventi concreti effettuati, anche in questo periodo, mi corre l’obbligo di evidenziare come sul sito sono riportati coloro che hanno già effettivamente effettuato interventi, anche a livello comunitario, rilasciato dichiarazioni di sostegno e presentato interrogazioni parlamentari anche al Parlamento europeo.

Ricordo poi che a livello territoriale le nostre associazioni hanno provveduto ad incontrare i candidati con i quali si sono rapportati e che hanno assicurato la vicinanza. Pubblicheremo anche questi nominativi. E’ importante infatti, oltre ad esprimere la preferenza per un partito indirizzare il proprio consenso verso candidati che si sono assunti impegni nei confronti delle problematiche del nostro mondo. D

esidero richiamare l’attenzione anche su coloro che sono portatori di proposte politiche non in linea con le esigenze del settore che non dovrebbero essere sostenuti. Chi condivide: il mantenimento del reddito di cittadinanza, l’ambientalismo esasperato, le teorie che per ostacolare il cambiamento climatico sia necessario limitare l’infrastrutturazione del Paese, a sostenere la cultura del divieto a prescindere e introdurre una politica del non fare non comprendendo che l’obiettivo è saper coniugare economia-sicurezza -ambiente, non può ricevere il nostro sostegno. La cultura del NO! non è producente.

E’ così che si sono rallentate opere indispensabili come il Ponte sullo Stretto, la Gronda di Genova, Il Terzo valico, i corridoi TEN, che nulla è stato fatto sulle limitazioni al corridoio del Brennero. Ecco perché la valutazione su come esprimere il voto, questa volta, è assai più significativa e decisiva. In gioco vi è la libertà di poter intraprendere e contrastare qualsiasi limitazione ideologica sia in Italia che in Europa. Questo non perché siamo contro il rispetto dell’ambiente. Ma per poter essere competitivi con Paesi che invece non attuano limitazioni frutto di ideologie a prescindere. Inoltre se l’Europa partecipa in termini di inquinamento per circa l’8% che senso ha applicare limitazioni drastiche quando Cina, Usa, India e Africa hanno percentuali a due cifre? I fattori inquinanti non sono fermi quindi l’omogeneità è indispensabile. Andare a votare è dunque un investimento a sostegno della nostra libertà di intraprendere, purchè nel rispetto delle regole che devono essere fatte applicare da chi governa il Paese.

Lamentarsi dopo non servirà a nulla!

Chiedere alle rappresentanze di settore di ottenere provvedimenti per il mondo dei trasporti sarà superfluo. Il sacrificio di recarsi alle urne vale o no il futuro dei prossimi cinque anni? Una domanda da porsi. Non indeboliamo chi si batte e si è impegnato per ottenere interventi per il settore. Se a prevalere saranno coloro che vedono il trasporto, in particolare quello su gomma, come un nemico da battere o l’elemento inquinatore per eccellenza che procura solo incidenti e lutti sulle strade, sarà sempre più difficile poter proseguire con la nostra attività.

Oggi nessuno rammenta che al tempo della pandemia se il Paese non si è fermato, se gli ospedali, le case di riposo ed alcune attività imprenditoriali, in sostanza se il Paese ha resistito, lo si deve anche agli operatori del trasporto che hanno operato con dei sacrifici, tanto da essere definiti “EROI”. Il futuro della nostra attività, se prevarranno i portatori di teorie fondate sulla cultura del divieto, di per sé legittima ma poco utile, le nostre imprese saranno ancor più ostacolate.

Allora pensiamoci bene: ANDARE A VOTARE E’ TUTELARE LA PROPRIA ATTIVITA’!

Paolo Uggè